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Condizionatore senza unità esterna: pro e contro

Condizionatore senza unità esterna: pro e contro

Quando ci si trova nella difficile posizione di decidere quale climatizzatore scegliere esistono alcune condizioni che riducono le possibilità, costringendo a puntare a soluzione più specifiche, come nel caso del condizionatore senza unità esterna.

Com’è noto, un climatizzatore è composto da due elementi principali, l’unità interna, ovvero lo split che si installa all’interno della casa, dell’ufficio o del negozio, e l’unità esterna, che rappresenta il motore, fissato sulla facciata del palazzo.

Bene, in alcuni casi non è possibile affiggere l’unità esterna sulla facciata del palazzo, per vincoli urbanistici, architettonici, storici o per regolamento condominiale.

In queste circostanze, non resta altra soluzione se non quella dell’installazione di un condizionatore senza unità esterna.

Vediamo insieme cos’è, come funziona e quali sono i pro e i contro di questo tipo di climatizzatore.

Cos’è un condizionatore senza unità esterna

Come suggerisce il nome stesso, e come abbiamo anche spiegato nelle righe precedenti, un condizionatore senza unità esterna consiste in un dispositivo composto dal solo split interno, senza quindi il motore da installare sulla facciata dell’edificio.

Quindi, dentro l’ambiente non cambia molto rispetto ad un modello dotato di unità esterna, perché c’è sempre uno split, simile se non uguale agli altri, da azionare con il telecomando per ottenere aria fresca o aria calda.

Ma attenzione, perché c’è un piccolo dettaglio che fa la differenza tra un condizionatore tradizionale e uno senza unità esterna.

Quest’ultimo, infatti, necessita di due fori per favorire il passaggio di aria dall’esterno all’interno e viceversa, azione svolta in genere dall’unità esterna, un po’ come succede con i condizionatori portatili.

Quindi, per installarlo è necessario praticare due fori sulla parete perimetrale sulla quale viene installato in modo da consentire lo scambio termico, che presentano un impatto estetico davvero minimo (parliamo di circa 15-20 cm di diametro), al punto da essere consentiti anche negli edifici nei quali non si può installare un climatizzatore tradizionale.

Perché installare un climatizzatore senza unità esterna

Nell’introduzione abbiamo spiegato che non sempre è possibile installare il climatizzatore che si desidera, perché esistono delle situazioni che rendono obbligatorie determinate soluzioni, come il condizionatore senza unità esterna.

Questo succede quando, ad esempio:

  • esistono regole e vincoli condominiali che impediscono l’installazione di una unità esterna sulla facciata del palazzo, per questioni legate in genere al decoro e all’estetica;
  • esistono vincoli urbanistici e architettonici, frequenti soprattutto nei centri storici e in zone dall’elevato valore storico/artistico, che non possono essere deturpate artificialmente;
  • quando si abita in un palazzo d’interesse storico, sulle cui pareti esterne non è possibile installare il motore di un climatizzatore.

In questi casi, l’unica soluzione da adottare è l’installazione di un condizionatore senza unità esterna.

Vediamo insieme quali sono i pro e i contro di questa opzione.

Pro e contro dei condizionatori senza unità esterna

In mancanza di alternative più tradizionali, l’installazione di un dispositivo senza unità esterna è una soluzione sicuramente utile, ma presenta alcuni pro e alcuni contro che non si possono ignorare.

Pro:

  • è possibile installare un climatizzatore anche in quei contesti in cui non è possibile affiggere una unità esterna;
  • anche in assenza di vincoli e limiti, puoi evitare di rovinare l’estetica della tua casa;
  • la manutenzione è più facile da eseguire, perché è tutta concentrata su un unico elemento e può essere svolta a prescindere dalle condizioni meteorologiche;
  • non si producono rumori fastidiosi sulla faccia del palazzo, che possono creare disagi ai vicini di casa.

Contro:

  • in media, un condizionatore senza unità esterna costa un po’ in più rispetto a quelli tradizionali;
  • hanno dimensioni un po’ maggiori, proprio perché devono contenere anche il motore che, nei modelli tradizionali, è ospitato dall’unità esterna;
  • non è possibile scegliere il punto in cui installare lo split interno, perché può essere fissato solo su una parete perimetrale a causa della necessità di praticare i due fori per lo scambio termico;
  • sono più rumorosi di quelli tradizionali, a causa della presenza del motore nello split interno.

Insomma, se si vuole installare un climatizzatore in casa anche in quei contesti in cui non è possibile si devono accettare alcuni svantaggi di questa soluzione, anche se per alcuni di essi, ad esempio il rumore, si può risolvere acquistando un modello più silenzioso.

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